La delicata situazione della strada Pedina-Sperongia e le frane in alta val d’Arda

Quello del frane è un problema serio, serissimo, insormontabile perfino, con il quale le zone di montagna come quella dell’alta val d’Arda e più in generale del nostro Appennino piacentino si sono abituate a combattere da decenni. Il nostro blog affronta per la prima volta un problema d’attualità spinoso come quello delle frane e lo fa mutuando le proprie considerazioni del Valtolla’s blog: noto per le sue battaglie (verbali e non solo) contro l’incuria e la sbadataggine degli amministratori locali.

Fortunatamente negli ultimi anni pare che in val d’Arda (da Lugagnano a Morfasso, passando per Vernasca) stia soffiando un vento giovane e di rinnovamento: pare infatti che sia nata (FINALMENTE!) una nuova classe dirigente, giovane, brillante, attenta a 360° a tutte le problematiche della montagna, fra cui quella delle frane. Sono queste le considerazioni che ci nascono spontanee nel leggere l’articolo apparso quest’oggi sul Valtolla’s blog (di cui ci sentiamo per altro un po’ figli…). Riportiamo di seguito il testo dell’articolo che contiene anche la replica del giovane amministratore “Enrico”:

“…Chi deve governare l’inversione di tendenza? C’è qualche giovane amministratore che vuol provare ad uscire dai soliti schemi e provare a dare una “scossa” al malato?…”

Terminava così l’articolo del nostro post apparso qualche giorno fa (CLICCA QUI E LEGGI ), lo scorso 16 ottobre che parlava di frane, dissesti e spopolamento in montagna. Bene ha risposto  il giovane amministratore “Enrico”, per noi un grande onore; lo ha già fatto in altre occasioni. Grazie mille!  Questa sua risposta è già pubblicata in coda all’articolo che dicevamo e la troviamo bella, esauriente e-cosa rara per un politico-sincera. Le cose enunciate sono tante e ci fa piacere darne conto a traverso il nostro blog.

Nel merito  del commento di “Enrico” abbiamo estrapolato questa che vi proponiamo….“sono inoltre perevisti interventi gia’ finanziati per 250.000 per la briglia di case bonini (una chiave fondamentale per l’arda) e in questi sono previsti circa 120 000 per la strada di pedina sperongia costata gia’ l’anno precedente 70.000 (una strada nata male all’origine in zona franosa che continuerà a far danno poichè è fatta di scavi e riporti su terreno franoso). Si procede a breve con 180.000 di asfalti sulla fondo valle Lugagnano Morfasso…”.

Questo che abbiamo rilevato in neretto e sottolineato (estrapolato dal commento citato) è questione importante! Proprio questo non deve più succedere. Fare le cose male all’inizio, all’atto della costruzione, come viene sottolineato, costa il doppio o il triplo… a tutti noi contribuenti. Grazie giovane/giovani amministratore/i per le buone notizie, per l’impegno e per la …”speranza”. Noi continueremo a criticare, speriamo costruttivamente, a vigilare e a riferire a tutti……

Vedi http://valtolla.wordpress.com/2011/10/21/la-pedina-sperongia-una-strada-nata-male-e-si-e-visto/.

“Un strada nata male”, dunque, la Pedina-Sperongia: una definizione che ci sentiamo di condividere, dato che da diversi anni, ormai, la percorriamo in automobile (e spesso anche in bicicletta) per recarci dalla “bassa” verso i monti e che sempre nei medesimi punti crea dei problemi al traffico con cedimenti, voragini e seri intralci alla circolazione stradale. Peccato per questa strada nata male perché per gli abitanti dell’alta val d’Arda (zona Pedina-Casali-Rusteghini-Teruzzi) è la via più breve per accedere alla parte media della vallata ed in breve giungere a Lugagnano, senza obbligatoriamente passare per Morfasso e perdere così molto più tempo…

Speriamo che il destino di questa strada sia più roseo per il futuro, anche se così al momento non sembra che possa essere così.

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